Perché quando penso al mio lavoro e alla chimica mi viene in mente il gioco del Tetris
Claudia Lietti
“Tetris (in russo Тетрис, sincrasi di тетрамино, "tetramino" e теннис, "tennis") è un videogioco di logica e ragionamento inventato da Aleksej Leonidovič Pažitnov il 6 giugno 1984, mentre lavorava per l'Accademia delle Scienze dell'URSS di Mosca. Pažitnov ha affermato che i pentamini sono stati la sua fonte d'ispirazione per questo gioco.” (Tratto da Wikipedia)
Non sono impazzita e vi parlo di questo gioco che ha tenuto impegnate intere generazioni per un motivo.
Il mio lavoro è quello di creare quadri narrativi ordinati e non ridondanti, incastrando le giuste parole senza lasciare buchi ma riducendo il più possibile al solo necessario perché il contenuto risulti dinamico e in continua evoluzione; solo in questa maniera si può trasformare in una fonte di interesse durevole e stimolante e trovo che in questo somigli molto al famoso gioco.
Ma quello che più ancora si lega al gioco è la chimica.
Un composto chimico (nel nostro caso le vernici) è un insieme di reazioni e concatenamenti fra elementi che portano ad una evoluzione degli stessi. Sono degli incastri perfetti manipolati con sapienza e scienza.
La cosa poi incredibilmente meravigliosa è quanto queste manipolazioni ed incastri diventino soluzioni a problemi quotidiani che siano la muffa, la necessità di mantenere il calore, o la creazione di un prodotto protettivo per le superfici ecc.
Ognuna di queste soluzioni è il risultato di una [complessa] partita a Tetris. A pensarci bene, con questa correlazione potrei far innamorare perdutamente della chimica migliaia di studenti, ne sono certa!